E un esame di tipo bioelettrico per l’analisi quantitativa e qualitativa della composizione corporea attraverso la conduzione elettrica generata tra gli elettrodi (impedenza). Per impedenza si intende una resistenza. In questo caso specifico, la resistenza da parte del grasso corporeo (sostanzialmente anidro) al passaggio della corrente elettrica.

La misurazione della resistenza e della reattanza che incontra una debole corrente
che attraversa il corpo umano ci consente di stabilire, grazie a delle opportune
formule, la composizione corporea e valutare lo stato nutrizionale.

Il peso è essenziale, ma non sufficiente. Poche tecniche oggi offrono un aiuto
diagnostico facilmente accessibile e affidabile nel contesto di varie patologie, come
anoressia nervosa, diabete e obesità, sarcopenia, cachessia, cancro, insufficienza
cardiaca e renale. La bioimpedenzametria è l'unica tecnica che permette di
accedere in pochi secondi a tutti i dati corporei che compongono il peso della
persona (acqua, lipidi, minerali, proteine). Pensare quindi che la variazione di peso
riscontrato sulla bilancia corrisponda solo alla nostra massa adiposa è sicuramente
sbagliato. Le variazioni del peso infatti possono verificarsi sia per il comparto idrico
(l’acqua totale e la sua distribuzione dentro e fuori le cellule) e sia per il comparto
solido (grasso o muscoli).

Conoscere la composizione corporea consente di costruire
un piano nutrizionale personalizzato con l’obiettivo di ridurre la massa grassa senza
perdere massa muscolare e mantenere l’equilibrio idrico. La massa cellulare,
l’angolo di fase, il rapporto sodio potassio sono dei parametri che servono allo
specialista in nutrizione per potere prescrivere un piano nutrizionale adeguato alle
esigenze individuali. E’ quindi uno strumento utile per chi segue una dieta per
perdere grasso e/o vai in palestra per incrementare la massa muscolare per
valutare l’andamento della ricomposizione corporea.