Maria Rita Ciriaci
Biologa Nutrizionista
Nutrizione in gravidanza
L'alimentazione ha una diretta influenza sulla salute della gestante, sull'andamento della gravidanza e sullo stato di nutrizione del neonato. La gestante dovrebbe trovarsi all'inizio della gravidanza possibilmente intorno al suo peso ideale, stabilito in base all'età, all'altezza e alla costituzione, e conservarlo durante i primi tre mesi, dopodiché l'aumento deve essere graduale fino a raggiungere al momento del parto il massimo di 8-10 kg circa. Durante i primi tre mesi, pertanto, basterà mantenere una dieta il più possibile varia
ed equilibrata, con particolare attenzione all'apporto proteico, vitaminico e salino, senza aumentare la quota calorica complessiva.
Il periodo iniziale è quello più difficile della gravidanza, caratterizzato spesso da nausee, inappetenza, intolleranza, in particolare per la carne.
Un'altra fonte di squilibrio alimentare in gravidanza è rappresentata dagli attacchi di fame; che sono soddisfatti con il ricorso ad alimenti ricchi di glucidi (pane, pasta, dolciumi), che oltre a provocare squilibri fra i vari nutrienti, a scapito di solito delle
proteine, predispongono a notevoli incrementi di peso. E necessario quindi controllare la quantità di glucidi introdotta quotidianamente, ricordando che la fame esagerata è spesso dovuta a fattori psicologici, più che ad un reale bisogno di cibo.
Alimentazione durante l'allattamento
Durante l'allattamento è necessario un maggior apporto di energia e di alcuni
principi nutritivi, per compensare le perdite dovute alla produzione di latte.
L'energia occorrente deriva soprattutto dagli alimenti e in parte dall'energia immagazzinata nelle riserve corporee durante la gestazione. In pratica si calcola che per secernere la quantità media di latte giornaliera (circa 850-1.000 ml) occorrono alla donna 500 kcal in più rispetto al fabbisogno quotidiano normale.
La nutrice deve bere molto, poiché l’acqua è il costituente fondamentale del latte; si possono bere tisane a base di erbe (come camomilla, melissa, ecc.) sempre facendo attenzione che queste non alterino il sapore del latte.