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L'immagine rappresenta una della aree di intervento, il sovrappeso e l'obesità

Sovrappeso ed obesità

L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo peso corporeo dovuto a un accumulo di tessuto adiposo, che si sviluppa per l’interazione di vari fattori, tra cui quelli genetici, endocrino-metabolici e ambientali e di abitudini scorrette nello
stile di vita condotto. È una condizione cronica molto diffusa in grado di influire negativamente sullo stato di salute perché aumenta il rischio sviluppare altre malattie e peggiora la qualità di vita della persona. Le cause principali che portano all’obesità sono un’alimentazione ipercalorica e l’inattività fisica, che generano uno squilibrio tra calorie assunte e calorie bruciate.

I rischi dell'obesità

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L’obesità è una patologia da non sottovalutare perché predispone allo sviluppo di una serie di condizioni patologiche che possono avere ripercussioni sulla qualità di vita del soggetto. In particolare:

-ipercolesterolemia e aumento dei trigliceridi: un aumento dei depositi di grasso (soprattutto a livello viscerale) fa in modo che questi vengano immessi in circolo sotto forma di LDL (colesterolo cattivo) importante fattore di rischio per tutte le patologie cardiovascolari;

-sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno: l’eccesso di grasso contribuisce a impedire il corretto funzionamento dei muscoli della faringe durante il sonno, il grasso esercita infatti una pressione sulle vie aeree in posizione supina (distesi pancia all’aria) e impedisce una corretta respirazione; questa sindrome, a sua volta, è legata allo sviluppo di problemi cardiovascolari e neurologici;

-calcoli biliari: una dieta ricca di grassi stimola la colecisti a produrre un enorme quantitativo di bile; i sali biliari possono quindi accumularsi e formare i calcoli;

-problemi ginecologici: tra tutti gli squilibri ormonali correlati all’obesità vi sono anche quelli ginecologici (ecco perché si consiglia a una donna obesa che desidera una gravidanza di perdere peso per facilitarla);

-diabete di tipo 2: questo tipo di diabete è strettamente correlato all’obesità in quanto i soggetti obesi sviluppano una certa resistenza all’insulina (l’ormone prodotto dal pancreas che serve a controllare il quantitativo di glucosio nel sangue) che quindi alle dosi normali non esplica il suo effetto. Per questo il pancreas inizia a produrne più del quantitativo normale necessario; tuttavia, raggiunto un limite massimo, esse non saranno più in grado di produrre insulina, che quindi verrà a mancare, e i livelli di glucosio in circolo aumenteranno. Il diabete è una patologia multisistemica, nonché un fattore di rischio per molte malattie, per questo è una condizione da tenere sotto controllo;

-sindrome metabolica: non si tratta di una singola patologia ma un insieme di fattori di rischio (ipertensione, ipercolesterolemia, iperglicemia, circonferenza addome) che aumentano la probabilità di sviluppare patologie cardiovascolari e ormonali;
-patologie cardiache: il cuore risulta affaticato dal lavoro a cui viene sottoposto dato che è costretto a pompare più sangue per far fronte alle esigenze di una quantità maggiore di tessuti; inoltre l’obesità predispone a sviluppare ipertensione, ipercolesterolemia e diabete, che sono importanti fattori di rischio per queste patologie;

-ictus: la principale causa di ictus è un minore afflusso di sangue al cervello a causa della presenza di una placca aterosclerotica sulla parete delle arterie carotidi che ne restringe il lume; l’ipercolesterolemia collegata dall’obesità favorisce la formazione delle placche e per questo il rischio di ictus risulta aumentato;

-neoplasie: gli elevati livelli circolanti di alcuni ormoni che favoriscono la crescita tissutale nei pazienti obesi, favoriscono anche lo sviluppo di neoplasie ormonodipendenti; inoltre le cellule tumorali sono molto attive e necessitano di molta energia, per questo, in caso di una dieta ricca di zuccheri raffinati facilmente assorbibili e di un grande quantitativo di grassi in circolo, è più semplice per queste cellule procurarsi nutrienti, ecco perché i soggetti obesi sono molto più a rischio dei soggetti normopeso;

-steatosi epatica non alcolica: le steatosi sono patologie da accumulo di grassi nel fegato; esse portano ad un ingrandimento di quest’organo e a una riduzione della sua funzionalità;

-osteoartrite: il peso eccessivo grava sulle articolazioni causando dolore, inoltre un soggetto obeso ha difficoltà a compiere movimenti e questo lo porta a condurre una vita sedentaria, con impigrimento delle articolazioni.

Impatto sociale 

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Inoltre l’obesità ha anche un forte impatto sulla qualità di vita: spesso questi soggetti
mostrano disabilità dovute all’impossibilità di compiere movimenti a causa del peso
eccessivo che grava sulle articolazioni, depressione e vergogna a causa della non
accettazione del proprio corpo, colpevolezza per aver permesso a se stessi di
raggiungere una tale condizione, isolamento sociale, minore possibilità di trovare
lavoro perché spesso impossibilitati fisicamente a svolgere determinate mansioni (e
talvolta discriminati dal loro aspetto).

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