Maria Rita Ciriaci
Biologa Nutrizionista
Stitichezza
La stitichezza (o stipsi) consiste nella difficoltà a espellere le feci o in una frequenza di evacuazione delle feci inferiore a tre volte alla settimana. La stitichezza può essere presente per brevi periodi (stitichezza occasionale) o per periodi più lunghi
(stitichezza cronica).
Questa incapacità nel riuscire a svuotare l'intestino, può
rendere le feci secche, dure e nodose, oltre che insolitamente grandi o piccole. Si tratta di un disturbo piuttosto comune che può riguardare sia le persone adulte,
sia i bambini anche se più frequentemente a soffrirne sono le donne, soprattutto dopo i 65 anni di età. In media, si dovrebbe evacuare una volta al giorno senza dolore o sforzo.
La gravità della stitichezza varia da persona a persona. Alcuni
individui soffrono di stipsi solo per un breve periodo, mentre per altri la stitichezza può essere una condizione permanente (cronica). La stitichezza cronica può causare disagio ed influenzare la qualità di vita di chi ne soffre .I disturbi che caratterizzano la stitichezza includono:
-difficoltà o dolore al passaggio delle feci
-eliminazione di feci dure, secche e nodose
-difficoltà abituale a svuotare completamente l’intestino
-sensazione di incompleta fuoruscita delle feci
-eccessivo sforzo nella defecazione
-necessità di aiutarsi manualmente per estrarre le feci
-bisogno di supposte, clisteri o lassativi, anche naturali per evacuare
-mancanza di stimolo
La presenza di dolori addominali può far sospettare la sindrome dell’intestino irritabile con stitichezza. La presenza di sanguinamento rettale, o di incapacità ad emettere aria e/o vomito devono essere riferiti con urgenza al medico curante per gli opportuni accertamenti (indagini diagnostiche).
E’ di aiuto analizzare i disturbi (sintomi), le abitudini intestinali, la dieta, il livello di esercizio fisico e la storia medica della persona per comprendere se si tratti, o meno, di stipsi e consigliare una terapia adeguata.
Strategia alimentare
Migliorare il proprio stile di vita, oltre a seguire una dieta alimentare sana ed equilibrata, può aiutare a prevenire la stitichezza. Chi ne soffre dovrebbe ridurre il
consumo e la quantità di caffeina, alcol, bevande gassate, prodotti caseari, carne e, al contrario, aumentare gradualmente il consumo giornaliero di liquidi e fibre (come frutta, verdura, semi, cereali, crusca, avena, riso, pane e pasta integrali).
Mangiare alimenti ricchi di fibre, oltre a controllare il senso di fame, contribuisce infatti a mantenere regolari i movimenti intestinali, aiutando il cibo a passare più facilmente attraverso il sistema digestivo. Bisogna, però, anche tenere presente che un aumento improvviso di consumo di fibre, potrebbe causare aria e crampi intestinali e, per questo motivo, è bene che il loro aumento nella dieta sia graduale.
Essere attivi e praticare una regolare attività fisica (almeno 150 minuti di attività fisica a settimana), oltre ad imparare a gestire lo stress, migliorare l'umore e la forma fisica, contribuisce notevolmente a ridurre il rischio di soffrire di stitichezza.
È importante anche cercare di non ignorare o rimandare lo stimolo ad andare in bagno, perché tale comportamento può aumentare significativamente le possibilità di soffrire di stitichezza.